Associazione Sostegno Alopecia Areata ONLUS

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Home Notizie Programma di sviluppo di un trattamento per l’alopecia areata

Programma di sviluppo di un trattamento per l’alopecia areata

Abbiamo  ricevuto il 14 luglio 2011 scorso una mail da NAAF con molte notizie fra le quali abbiamo giudicato molto importanti quelle riportate nei seguenti link:

http://www.naaf.org/site/PageServer?pagename=Treatment_Dev_Program%20


http://www.naaf.org/site/PageServer?pagename=TreatmentDevProgramStatus

 

Come ormai ci è usuale, abbiamo fatto la traduzione per chi preferisce leggere gli articoli in Italiano.

 

Il programma di sviluppo di un trattamento per l’alopecia areata si sta muovendo velocemente.


Il Programma di Sviluppo di un Trattamento della NAAF (NAAF’s Treatment Development Program) sta tenendo il passo con il programma iniziato nel 2010 finalizzato ad accelerare la nostra richiesta di un trattamento fattibile. NAAF si è assunta il ruolo di “collettore”, facendo pressione su tutta la ricerca a nostra disposizione e sulle collaborazioni cliniche. La nostra finalità strategica è di produrre dei trattamenti efficaci, sicuri e dai costi contenuti utili a milioni di persone affette da  alopecia areata. I contributi a questo programma fondamentale e gli sviluppi più recenti includono i seguenti punti:

1. NAAF ha fondato uno studio di ricerca presso ‘Eisenbarth Laboratory at the University of Coloradòs Barbara Davis Center for Childhood Diabetes’ al fine di trovare l’autoanticorpo inerente all’alopecia areata. Questo programma di ricerca si propone di contribuire ulteriormente basandosi sulla ricerca genetica della Dottoressa Angela Christiano utilizzando un laboratorio già solidamente avviato nello studio di una malattia autoimmune identificata e correlata, servendosi anche delle sue tecnologie all’avanguardia.

2. NAAF ha coordinato lo studio di  210 campioni di siero provenienti dal National Alopecia Areata Registry con il laboratorio del Dr. Yehuda Shoenfeld in Israele al fine di trovare anticorpi per gli agenti infettivi e per studiare approfonditamente degli anticorpi simili a quelli riscontrati in altre malattie autoimmuni.

3. NAAF ha anche fondato un altro laboratorio presso la University of Colorado finalizzato all’uilizzo di un altro metodo per trovare l’antigene che diventa il bersaglio dall’anticorpo correlato all’alopecia areata. Vogliamo vedere se quest’ultimo genera lo stesso risultato dello studio condotto nel primo laboratorio.

4. NAAF ha organizzato un Summit sulla Ricerca Clinica sull’Alopecia Areata (Alopecia Areata Clinical Research  Summit) per identificare e affrontare le problematiche così come le opportunità finalizzate a facilitare il ‘testing’ di nuovi candidati al trattamento. Tutte le segnalazioni emerse dal summit sono in via di implementazione.

5. NAAF, insieme alla Dottoressa Christiano, ha coordinato la presentazione di alcune domande per studi clinici presso il National Institute of Arthritis and Musculoskeletal and Skin Diseases (NIAMS) pertanto non ci sono sovvenzioni di ricerca in concorrenza.

6. Il National Institutes of Health ha conferito alla Dottoressa Christiano una sovvenzione per identificare i biomarker per l’alopecia areata — uno degli scopi principali del Alopecia Areata Clinical Research Summit.

7. NAAF continua a negoziare con varie società al fine di stabilire una collaborazione in partnership per condurre test clinici riguardanti possibili trattamenti per l’alopecia areata. Riteniamo di poter raggiungere un accordo quest’anno.

8. NAAF sta finanziando un aggiornamento riguardante gli studi sulla prevalenza e incidenza dell’alopecia areata; questi dati determinano la portata del problema , e ciò coinvolge sia i partner commerciali che la Food and Drug Administration quando viene fatta la valutazione di un trattamento.

9. NAAF sta inoltre coordinando ‘Quality of Life Studies’ ovvero degli studi sulla qualità della vita finalizzati a dimostrare obiettivamente l’impatto dell’alopecia areata; questi dati saranno anche presentati al Food and Drug Administration quando troveremo un trattamento.

10. NAAF sta coordinando il trasferimento di fondi del National Alopecia Areata Registry dal Governo U.S. attraverso il National Institute of Arthritis and Musculoskeletal and Skin Diseases (NIAMS) a NAAF con inizio il 1 Ottobre 2011. Questo è un impegno finanziario molto considerevole per la nostra Fondazione ma il Registry sarà di grande valore in quanto risorsa fondamentale per i futuri test clinici.

11. NAAF ha organizzato e condotto una riunione informativa scientifica per le società con interessi legati allo sviluppo di prodotti per il trattamento di malattie autoimmuni, malattie dermatologiche, crescita dei capelli o ripristino della crescita. NAAF ha in programma un’altra riunione informativa e ha in programma di continuare ad impegnarsi al meno su base annuale al fine di incoraggiare le società nel settore della Salute nello sviluppo di trattamenti.

12. NAAF continua ad aggiornare il programma per il Treatment Development Program (Programma di Sviluppo di un Trattamento) e a monitorare gli eventuali cambiamenti necessari finalizzati all’avanzamento verso il nostro obiettivo finale più velocemente.

 

Storia del Programma di Sviluppo di un Trattamento (Treatment Development Program)


Per circa 30 anni, la National Alopecia Areata Foundation ha rappresentato l’interesse dei pazienti e delle famiglie affette da alopecia areata in tutte le sue forme. Abbiamo fatto molte cose per sviluppare le capacità e l’influenza della nostra organizzazione mentre, nel contempo, abbiamo provveduto a fornire le informazioni necessarie dando supporto a migliaia di nostri membri. Tuttavia, fin dall’inizio, un obiettivo è rimasto fuori dalla nostra portata, almeno fino ad oggi: trovare trattamenti efficaci che ristabiliscano la crescita dei capelli per le persone affette da alopecia areata.
Mentre le nostre capacità e la nostra influenza si sono generalmente consolidate, questo ultimo anno ha portato un avanzamento senza precedenti nelle nostre potenzialità di trovare trattamenti nuovi e più efficaci attraverso il nostro nuovo Programma di Sviluppo di un Trattamento (Treatment Development Program). La capacità di  NAAF di muoversi in questa interessante direzione è il risultato del nostro impegno verso una ricerca solida e responsabile. I progressi avvenuti nel 2010 non avrebbero potuto verificarsi senza i seguenti investimenti e azioni precedenti:

• Creazione della commissione scientifica leader nel mondo per l’alopecia areata , il NAAF’s Scientific Advisory Council.

• Investimento negli scienziati che continuano a dedicare le loro carriere di ricerca alla scoperta delle cause e dei potenziali trattamenti per l’alopecia areata.

• Sviluppo di una partnership di collaborazione con il National Institutes of Health, National Institute of Arthritis and Musculoskeletal and Skin Diseases (NIAMS) al fine di creare il National Alopecia Areata Registry, una risorsa fondamentale per la ricerca in campo genetico e autoimmune.

• Summit di ricerca consecutivi nel 2008 e 2009 che hanno identificato l’alopecia areata come malattia autoimmune.

I summit di ricerca hanno fornito al NAAF i mezzi per ottenere nuove prospettive da varie specializzazioni mediche e di attrarre nuovi gruppi di ricercatori per contribuire a scoprire il meccanismo alle spalle dell’alopecia areata. Il secondo di questi due summit ha reclutato alcuni immunologi conosciuti e di fama internazionale che hanno applicato comprovati metodi di ricerca per scoprire i meccanismi specifici che scatenano la distruzione del follicolo pilifero nelle persone affette da alopecia areata. Quest’ultimo è inoltre divenuto un piano pluriennale finalizzato ad implementare questa ricerca immunologica e a generare le basi per lo sviluppo di nuovi trattamenti.  Stiamo già finanziando questo programma, che è in via di applicazione in Colorado e a Tel Aviv, e stiamo inoltre utilizzando dei campioni dal National Alopecia Areata Registry. Questa ricerca immunologica di base dovrebbe produrre i risultati che desideriamo nel lungo termine.
Questa linea di ricerca apre anche le porte alla possibilità che un trattamento esistente per altre malattie autoimmuni come il diabete del  Tipo 1, la celiachia, l’artrite reumatoide o altre malattie si possa rivelare efficace come trattamento per l’alopecia areata. Ciò potrebbe rappresentare una strada più veloce verso il nostro obiettivo di ottenere trattamenti efficaci. Attualmente, ci sono 238 trattamenti farmacologici per le malattie autoimmuni che sono in continuo sviluppo a partire dalle fasi iniziali dei test fino alla piena approvazione per l’utilizzo umano da parte del Food & Drug Administration (circa il 10% rientra nell’ultima categoria ed è già in commercio).
Per stare al passo con l’identificazione di un trattamento esistente che potrebbe essere utile per l’alopecia areata, NAAF ha stabilito una task force clinica di ricerca sull’alopecia areata per selezionare candidati primari partendo dalla sua considerevole lista. Abbiano assunto un consulente di ricerca per generare ulteriori informazioni riguardo ogni tipo di trattamento e poi, alle fine di Ottobre 2010, abbiamo tenuto un meeting durato un giorno intero in cui hanno partecipato i membri della task force, i membri del NAAF Scientific Advisory Council, altri ricercatori e  i membri del consiglio NAAF per sviluppare i criteri e guidare la selezione dei candidati principali per il trattamento.
Naturalmente i nostri sforzi finalizzati all’identificazione di trattamenti efficaci non si limitano a questo gruppo di trattamenti per combattere l’autoimmunità. Per esempio, stiamo lavorando con numerosi laboratori per studiare un dispositivo unico per il trattamento laser.
Un altro aspetto del nostro Treatment Development Program implica il contatto con le società che  possiedono i brevetti per produrre questi trattamenti. Abbiamo in programma di fare degli incontri informativi con molte di queste società, invitarle a collaborare nel testare i loro trattamenti nei pazienti affetti da alopecia areata.
I nostri due impegni di ricerca a lungo termine — intraprendere una ricerca base nell’ambito dell’immunologia e testare i trattamenti esistenti — non avrebbero avuto la stessa guida se non fosse stato per gli avanzamenti chiave riportati nel 2010. Anni addietro, NAAF aveva fornito alla Dottoressa Angela Christiano del Columbia University la sua prima sovvenzione di ricerca, e ora la Dottoressa ha scoperto le basi genetiche dell’alopecia areata. La dottoressa Christiano e la sua equipe hanno trovato otto geni che contribuiscono chiaramente all’alopecia areata, incluso uin gene che, probabilmente, gioca un un ruolo nell’insorgenza della malattia. Questa notizia è stata riportata nel Luglio del 2010,  con la pubblicazione nella rivista scientifica internazionalmente riconosciuta Nature, così come sul sito del NAAF, nelle newsletter del NAAF nelle E-Newsletters e via web.
La Dottoressa  Christiano, membro del NAAF Scientific Advisory Council, ha anche presentato le sue scoperte alla conferenza internazionale dei pazienti NAAF di Indianapolis a fine Giugno.
Grazie alle scoperte della Dottoressa Christiano, il nostro continuo impegno di ricerca può essere più mirato. Potremmo anche essere in grado di generare un test che convalidi la presenza dell’alopecia areata a livello genetico e aiuti a rendere più efficaci e mirati i trattamenti. La ricerca Clinica sarà migliore se possiamo convalidare la composizione dei soggetti e creare un marker biochimico che ci aiuti ad avere successo.
A questo punto, stiamo avanzando in tutti gli aspetti del nostro programma. Stiamo finanziando sia gli aspetti scientifici di base che gli aspetti clinici dello sviluppo di un trattamento, e stiamo anche creando contatti con organizzazioni che vanno dal National Institutes of Health incluse società professionali a potenziali alleati nei campi geneticamente correlati all’autoimmunità come il diabete. Inoltre ci sono numerose altre corporazioni che potrebbero partecipare allo sviluppo del trattamento.
Lo scopo del Treatment Development Program è quello di produrre un trattamento che ricostituisca la ricrescita dei capelli.  Possiamo raggiungere questo obiettivo in tempi brevi se riusciamo a trovare un trattamento esistente che sia già sul mercato, di comprovata sicurezza per i pazienti, e, soprattutto, efficace per l’alopecia areata. La nostra previsione di ricerca generale per selezionare i composti farmacologici efficaci va da tre a sette anni.
L’altro nostro approccio immunologico si baserà sulla recente scoperta della causa della alopecia areata e svilupperà ciò che potrebbe essere un trattamento unico. Indubbiamente, questo approccio  richiederà più tempo, ma le risposte che fornirà lo rendono immensamente importante nel lungo termine.
Ognuno di questi due approcci richiede milioni di dollari di investimento. Come sempre, NAAF si impegna ad ottenere il massimo dalle risorse esterne — facendo pressione sul governo, sui partner e sulle società — e continueremo ad impegnarci per generare un supporto ancora maggiore per la nostra missione, la nostra causa e il nostro programma. Tuttavia, come nel passato, l’importanza delle vostre donazioni ai nostri sforzi negli investimenti di ricerca sarà vitale.
Questo è il momento più emozionante che abbiamo avuto nella storia del NAAF. C’è una maggiore focalizzazione nella nostra ricerca e pertanto c’è molta più speranza che nel passato. Ciò che ci emoziona di più in questo momento è sapere quanto lo sviluppo di un trattamento efficace per l’alopecia areata significherà per le persone di tutte le età che hanno perso i capelli. 
Per favore contattate l’ufficio NAAF oppure Vicki Kalabokes per apprendere come potere partecipare a questo programma.

 

----------------------------------------------------

Alcune avvertenze per i lettori Italiani:

Queste importantissime ricerche vengono fatte negli USA e a NAAF, certamente, va riconosciuto il grandissimo sforzo economico, organizzativo e di ricerca che sia in Italia che in Europa difficilmente può essere fatto.

Quando e se in USA verrà scoperta una cura efficace per l'Alopecia Areata dovrà essere a lungo testata ed esperimentata prima negli USA e, solo sucessivamente, in Italia.

Come giustamente è evidenziato nell'articolo, c'è la speranza che uno dei farmaci ora usato per le malattie "sorelle" della AA, ovvero l'artrite reumatoide, la celiachia e il diabete tipo1, possa rivelarsi efficace per la cura della nostra patologia.
SOLO in questo caso la speranza che negli USA possa venire messo sul mercato la cura entro i citati di 3 -7 anni è reale ma, affinché arrivi al mercato Italiano dovremo ipoteticamente aggiungere altri due o tre anni.

 

Le speranze ci sono, le ricerche (in USA) sono molto attive...

C'è solo da aspettare tanto, tanto tempo!

 

Daniele Orlando 

 

Articoli correlati:

NAAF nuovo programma di ricerca di trattamento della AA

Intervista del New York Times ad Angela Christiano 

Confermata l’origine genetica della Alopecia Areata

Ultimo aggiornamento ( Lunedì 05 Settembre 2011 11:18 )